DECALOGO DEL CARCIOFO TOSCANO ©
1- Iniziamo con le varietà: i’ Violetto, i’ Pian di Rocca, l’Empolese, quello di Chiusure…
2- I’ carciofo in Toscana vol dire godere perché mangiato insieme al nostro olio, che ne ricorda persino il sapore, l’è una simbiosi perfetta.
3- E vi do un consiglio, usate i guanti per pulirli che sennò vu mi uscite colle mani tinte.
4- Per pulirli bene vanno tagliate le punte, levate le foglie esterne più dure e tolto i’ fieno che l’è dentro (se c’è).
5- Un mi buttate via tutto il gambo, l’è uno spreco, dentro e c’ha i’ cuore tenero. Basta pelarlo un pochino, spreconi!
6- Una volta tagliati se un vu li mangiate o cucinate subito, metteteli nell’acqua con i’ limone, sennò vi diventano neri in un balletto.
7- State attenti con i’ vino, purtroppo con i’ rosso i’ carciofo e un ci incastra nulla, astringono tutti e due e poi vi vien la bocca a “uccellino”, per essere fini.
8- Ci si fa un godurioso risotto, oppure cotti nì tegame con aglio e prezzemolino, sformatini e poi i’ tocco d’estasi…i’ carciofo fritto, o come l’è?
9- Il bello l’è che i’ carciofo l’è bono anche crudo a pinzimonio o a “segato” tagliato sottile, marinato nì limone e l’olio, sale, pepe e poi prima di servirlo delle belle scaglie di pecorino toscano.
10- Se vu avete un vegano a cena e rischiate di accontentarlo…buttate una bella dadolata di Prosciutto toscano nì tegame dei carciofi.
Le tradizioni vanno rispettate…per il resto avete a festeggiare Halloween.
By Mollica’s Streetfood